Alberto Allegrezza

“La compagnia Dramatodìa deve il suo nome (dal greco «canto rappresentativo») agli intermedi sopra l’Aurora ingannata composti da Girolamo Giacobbi nel 1605, che costituirono il primo esempio di teatro musicale in area bolognese.”
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“Da più di dieci anni la compagnia Dramatodia, fondata da Alberto Allegrezza, propone nei suoi spettacoli un personale punto di vista sulla musica e sul teatro del tardo Cinquecento e del Seicento.”
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“La continua ricerca sulle fonti e le capacità elaborative del gruppo sono finalizzate all’attualizzazione dell’opera antica senza banalizzarne il significato e sradicare il messaggio dei testi e delle musiche, i  quali, pur lontani dalla contemporaneità, sono forieri di bellezza, divertimento e di alti contenuti psicologici, sentimentali e drammaturgici.”
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Dicono di noi

"Arriva quindi molto benvenuto il progetto di drammatizzazione curato da Alberto Allegrezza (insieme ad alcune voci recitanti, come quella di Enrico Bonavera, e a un affiatato gruppo di cantanti e strumentisti), che riesce a camminare sul filo sottile della satira e della comicità senza buttarla in crapula, partendo dalla constatazione (sembra poco ma in troppi se ne sono dimenticati), che si tratta pur sempre di madrigali, cioè di un genere musicale raffinato e colto da cantare, anche quando “un stronzo vi sia in gola"

Carlo Fiore, Classic Voice del nostro disco Tactus Festino del giovedì Grasso 1608

“Ed ora gli artisti della gustosissima messinscena, una straordinaria compagnia (la Dramatodia citata all'inizio), completamente a suo agio nell'improvvisato Carro di Tespi delle loro fisiche evoluzioni: citarne i nomi è d'obbligo, per la timbratura perfetta del loro canto, per la precisione degli innesti vocali degli uni sugli altri, per la mimica e la gesticolazione perfetta, per la naturalezza con cui sapevano interagire con il pubblico. E dunque, con il vitalissimo Alberto Allegrezza, sorta di capocomico dei suoi girovaghi compagni, Maria Dalia Albertini, Arianna Rinaldi, Sonia Tedla, tra i soprani; lo stesso Allegrezza e Riccardo Paesani tra i tenori; Guglielmo Buonsanti nel registro di basso. Con la presenza di Giovanni Bellini al chitarrone, in foggia di elegante paggio e a fungere da basso continuo

Giovanile Ardore di Fabio Brisighelli, L'Opera

" Dramatodia si è presentata a Vicenza in formazione a sei: assieme ad Allegrezza, impegnato come tenore, attore e alla lira da braccio, oltre che come regista, direttore e ideatore dei costumi, c'erano i soprani Francesca Santi, Maria Dalia Albertini, il contralto Giulia Mattiello e il basso Guglielmo Buonsanti, tutti coinvolti nel doppio ruolo di cantanti e attori. Accompagnamento musicale di soli tamburelli affidato a Marco Muzzati, anche lui, come gli altri, in costume ispirato all'iconografia del tempo. [...] Eccellenti gli interpreti: ottime la dizione, l'intonazione e la coesione dell'insieme. I cinque cantanti passano con naturalezza dalla prova alla musica. "

Prosa e musica del '500 per una favola pastorale che fa rivivere l'Arcadia di Filippo Lovato, Il Giornale di Vicenza

" Protagonisti di questo curioso itinerario sono ora i cantanti-attori dell'ensemble Dramatodía (comprendente alcuni strumentisti impegnati anche nella recitazione), efficacemente diretti da Alberto Allegrezza: ne è scaturito un ascolto davvero coinvolgente e divertente al tempo stesso, grazie alla notevole bravura e versatilità di tutti gli interpreti, sia nella recitazione (sempre molto credibile per spontaneità e realismo) che nel canto vero e proprio, grazie a voci molto gradevoli e ad un'impostazione del tutto pertinente alle caratteristiche dei singoli brani e del contesto carnevalesco: di qui una notevole vivacità d'approccio, un'unità di intenti ed una coesione in grado di rendere con efficacia la non comune varietà dei brani. "

Rivista Musica del nostro disco Tactus Festino del giovedì Grasso 1608 di Claudio Bolzan

Il concerto di Bologna avverrà tra